jaromil on 25 Jan 2001 23:10:05 -0000 |
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[Nettime-bold] [ass. cult. Lorenzo Aiello - CSA AURO - FREAKNET MEDIALAB, CATANIA] |
re all, Freaknet Medialab is the first italian hacklab, and besides this has been also the main example for italian hackers that founded many other hacklabs in italy. they need help. a simple short mail to medialab@voyanet.org stating solidarity from your public identity can help their fight. please do it. for further informations check http://www.freaknet.org updates usually come first on the italian hackmeeting mailinglist, browsable on http://www.ecn.org/lists/hackit99 ----- Forwarded message from Asbesto Molesto <asbesto@voyanet.org> ----- Date: Thu, 25 Jan 2001 23:27:05 +0100 (CET) From: Asbesto Molesto <asbesto@voyanet.org> X-Sender: asbesto@medialab.freaknet.org To: jaromil@kyuzz.org Subject: ass. cult. Lorenzo Aiello - CSA AURO - FREAKNET MEDIALAB, CATANIA chiediamo l'adesione ufficiale al documento da parte di tutti coloro che ci supportano. grazie. we ask an agreement to this document from all the people that support us. thanks. mailto://medialab@voyanet.org ENGLISH VERSION AT BOTTOM ------------------------- CENTRO SOCIALE AURO - FREAKNET MEDIALAB - CATANIA ASSOCIAZIONE CULTURALE LORENZO AIELLO http://www.freaknet.org Una trentina di consiglieri comunali, guidati dal CCD Marco Consoli, vorrebbe che la Giunta comunale istituisse una commissione d'inchiesta: "Che possa dare chiarezza sui reati contestati agli occupanti del "Centro Sociale Auro", al fine di motivare la rescissione della Convenzione stipulata fra la Passata Amministrazione Comunale e l'Associazione "Lorenzo Aiello"(ex Auro) per l'assegnazione dei locali di via S.Maria del Rosario." (testuale). Con questa richiesta, in sostanza, si ritiene che il consiglio comunale possa emettere sentenze al posto dei giudici, dato che nessuna condanna ci risulta essere stata emessa per questi reati (quali?), che possa attribuirli all' associazione "Lorenzo Aiello" e che possa "motivare" la rescissione della Convenzione. Il "reato" di occupazione, contestato comunque prima della stipula della convenzione, ed i conseguenti altri "reati", hanno consentito sia che fosse restituito alla cittadinanza un bene del quale era stata privata, sia la creazione di un posto fruibile da coloro che pensano che socialita', arte, musica e cultura non siano sinonimi di "business", ma bisogni di tutti, non solo di chi puo' permetterseli. Nel corso dell'ultimo decennio, nei locali di via S.Maria del Rosario, si sono svolte numerosissime manifestazioni (altro "grave reato") alle quali hanno partecipato migliaia di giovani ed organizzate sempre senza alcun tipo di finanziamento da parte dell'amministrazione comunale e senza fini di lucro. I locali stessi, ridotti ad immondezzaio negli anni dell'abbandono e fortemente degradati, sono stati ripuliti, resi agibili ed, in parte, ristrutturati dagli "occupanti" (per il consigliere Consoli "fuorilegge"). La passata Amministrazione Comunale nel luglio '98, dopo alcuni mesi dall'ultimo sgombero, riconoscendo la validita' dell'esperienza del centro sociale Auro, decideva di sottoscrivere una convenzione che permettesse il proseguimento delle attivita' svolte, eccetto che per l'organizzazione di concerti, per i quali si sarebbe impegnata a fornire altri spazi. Si impegnava anche a fare alcuni indispensabili lavori di ristrutturazione. Questi nobili propositi sulla carta, non si sono mai, pero', realizzati. Nonostante questo l'associazione Lorenzo Aiello ha rispettato gli accordi,organizzando mostre, presentazioni di libri, attivando alcuni servizi quali la "ludoteca multietnica", uno dei pochi tentativi di reale integrazione razziale ben riusciti e diversi laboratori fra cui il Medialab, attualmente una delle principali attivita' dell'Auro,che svolge corsi di alfabetizzazione informatica mettendo a disposizione una rete di una quindicina di computer connessi ad Internet sia per navigare che per ricevere e spedire gratuitamente e-mail con un proprio indirizzo e organizza incontri promuovendo l'utilizzo di Linux e della filosofia "open source". Il tutto sfruttando per lo piu' vecchi computer frutto di donazioni e riciclati. Sempre senza richiedere finanziamenti. Il centro sociale e' anche limitrofo ad un quartiere "a rischio" come "la Civita", e' frequentato da studenti, lavoratori, disoccupati, di varia estrazione e svariati "precedenti" ed il tessuto di relazioni umane che si e' creato negli anni fra tanti diversi soggetti, e' un patrimonio a cui non si puo' dare un prezzo ( magari il consigliere Consoli, cosi' bravo a dar di conto negli articoli citati, ci riuscirebbe). Sicuramente un conto, lui, o chi per lui, l'ha gia' fatto e cioč quanto ci si potrebbe guadagnare da una bella speculazione sui locali del centro per sbatterci magari dentro una agenzia per il lavoro interinale. Il messaggio di questa maggioranza e' insomma molto chiaro: non ce ne frega niente delle esigenze delle migliaia di giovani che in questi nove anni hanno animato il C.S.A. AURO anzi, ci mettiamo al suo posto una struttura che servira' a sfruttare meglio gli stessi nel segno del nuovo capitalismo flessibile. Se poi con questa operazione chiudiamo anche una delle poche voci del dissenso a Catania (l'Auro e' sempre stato al fianco degli operai, degli immigrati, degli omosessuali, degli antiproibizionisti nelle loro rivendicazioni) il cerchio si chiude. Non si illudano lorsignori che noi staremo a guardare; teniamo a quest'esperienza e la difenderemo mobilitandoci e mobilitando tutti coloro che ci esprimono solidarieta' e che credono in una societa' piu' aperta e piu' giusta dove i diritti e i bisogni delle persone siano sempre rispettati. Invitiamo pertanto l'Amministrazione Comunale a non dare seguito ad una inopportuna richiesta, frutto dei pruriti inquisitori di novelli Torquemada che all'alba del terzo millennio allestiscono ancora, nella nostra citta', i roghi per le streghe. Non sarebbe di buon auspicio. ----------------------------------------------------------------- CENTRO SOCIALE AURO - FREAKNET MEDIALAB - CATANIA http://www.freaknet.org Around thirty city councilmen, guided by Marco Consoli (CCD), want the communal Committee to commit an investigation: " clarifying the crimes contested to the occupants of the " Centro Sociale Aurio", to motivate the break of the convention stipulated between the Last Communal Administration and the Association "Lorenzo Aiello"(ex Auro) for the allocation of the spaces in via S.Maria del Rosario (ndt. Catania - Italy)". With this demand, in short, it seems that the communal council instead of the judges can place sentences, since we know that no sentence has been emitted for these crimes (which crimes?) which would motivate the break of the convention. The " crime " of occupation, contested however before the stipulation of the convention, and the consequent other " crimes ", have concurred to give back to the citizens a good they were deprived, and to create a useful place for those who think that socialization, art, music and culture are not synonymous with " business ", but are the needs of all, not only of those that can afford them. In the course of the last decade, in the premises of via S.Maria del Rosario, numerous demonstrations have been carried out (another " serious crime ") to which thousands of youths have participated, demonstrations which always organized without any type of financing from the communal administration and in a nonprofit way. The same premises, reduced to garbage in the years of the abandonment and strongly degraded, have been cleaned up, rendered fit for use and, in part, restructured from the " occupants " (in the opinion of councilman Consoli " outlaws "). The last Communal Administration in July ' 98, after some months from the last evacuation, recognizing the valour of the experience of the social center Auro, decided to underwrite a convention that allowed the activities to keep on, except for the organization of concerts, for which it would have been engaged to supply other spaces. It promised also some indispensable jobs of restructure. These noble intents on the paper, although were never realized. Besides this, the association Lorenzo Aiello has respected the agreements, organizing extensions, presentations of books, activating some services: one of them the " multiethnic ludoteca ", one of the few succesful attempts of real racial integration, and various laboratories especially the Medialab: currently one of the main activities of the Auro, that carries out courses of " informatic alphabetization " setting up a network of about fifteen computers connected to the Internet for surfing, giving free email services and organizing courses promoting the use of Linux and the opensource philosophy. They are taking advantage of mostly old computers, donated and recycled (ndt. from the garbage). All things that never demanded financing. The social center is also in a " problematic " neighbourhood like "la Civita ", in which the wave of human relations that got created thru the years between many various subjects, is a patrimony nobody can even think to give a price. For sure councilman Consoli, or somebody at his will, has already come up with this price and that is how much could be earned from a beautiful speculation on the premises of the center, in order to pack an agency for the temporary job allocation in its place, proposal pushed from Alleanza Nazionale (ndt. italian right wing party). The message of this majority is all in all very clear: we don't give a fuck about the needs of thousands of youths that in these nine years have animated the centro sociale AURO, indeed we put in its place a structure that will serve to better take advantage of the same youths in the sign of new flexible Capitalism. If then with this operation we close also one of the little voices of dissent in Catania (the Auro always has been to the flank of the laborers, of the immigrates, of the homosexuals, of the antiprohibitionists in the their fights) the circle is closed. Nobody should be deceived that we will stand by watching all this; we care about this experience and we will defend it, also with the help of those who express solidarity with us, sharing our dream for an open society in which rights and needs of people are respected. We invite therefore the Communal Administration not to follow thru with this inopportune demand coming from neo-Torquemadas, inquisitioners that to the dawn of the third millenium still get prepared, in our city, to burn witches. It would not be of good auspice. ----- End forwarded message ----- -- jrml ..//korova.dyne.org 6EEE 4FB2 2555 7ACD 8496 AB99 E2A2 93B4 6C62 4800 _______________________________________________ Nettime-bold mailing list Nettime-bold@nettime.org http://www.nettime.org/cgi-bin/mailman/listinfo/nettime-bold